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All'insegna del buon gusto |
Trittico regale: cassata, toscano e Marsala |
Tra maestà, regine e principi sembrava di ritrovarsi in un «amarcord» monarchino, e invece la monarchia nulla c'entrava martedì sera al giardino Eden dove si è celebrato un matrimonio regale…a tre. Protagonista assoluto è stato il buon gusto e la tradizione. Il buon gusto interpretato da una regina, la «Cassata siciliana», e da un principe, il «Marsala»: la tradizione affidata al «Toscano», il sigaro di produzione italiana, che è stato alzato al rango di «Sua Maestà». Il maitre Peppe Giuffrè, la tabaccheria Colomba. L'Eti, ente tabacchi italiano e l'antica Accademia del Marsala con il suo «deus ex machina», avvocato Diego Maggio hanno voluto riservare a poco più di un centinaio di persone una degustazione che ha messo insieme il cibo, il buon bere e il più classico dei sigari. In una serata dove si è offerta una leggera, ma gustosa, cena e dove si è ripercorsa la Storia del Marsala, della lavorazione del toscano, e dove si è tantissimo detto della «Cassata» che come per magia si è composta sotto gli occhi dei presenti, realizzata con gli ingredienti classici e le dosi esatte, in meno di mezz'ora, da un fantastico pasticcere, il tunisino Said, che ha creato ben due cassate di 40 chilogrammi ciascuna. Una serata che è indubbiamente riuscita e per la cui organizzazione il rappresentante dell'Eti ha voluto esprimere pubblicamente il suo compiacimento. Soddisfatti tutti i presenti, anche le donne che avuta offerta la novità del «Toscano al caffè». «In questa serata - dice Peppe Giuffrè - si sono fatti tanti incontri, tra le regioni, tra la Sicilia e la Toscana, tra i gusti, i sapori e gli aromi, si sono incontrati storia, tradizioni e cultura, una ricetta inedita che ha avuto un'ottima riuscita». E' tuccato a Diego Maggio «celebrare» tutta questa serie di unioni, nella veste di presidente dell'antica Accademia del Marsala al quale è andato il compito di «rappresentare la veste culturale - come lui stesso dice - del più importante vino liquoroso che si conosca, il Marsala». Infine c'è stato anche un passaggio di moda. Con due abiti, indossati da splendide modelle, creati da Francesca Di Mare, che si è ispirata al «Toscano». Articolo de La Sicilia del 09/10/2003 scritto da Rino Giacalone
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